essiccare per alcuni anni. I falegnami possedevano grosse scorte
di legname, parte stagionato e parte in corso di stagionatura, era
depositato dentro e fuori la bottega.
Finita la stagionatura questi tavoloni venivano ridotti in tavole
dello spessore voluto. Naturalmente il falegname, oltre a porte
e finestre, faceva tutto quanto serviva ad una famiglia, dal tavolo
per la cucina agli armadi, comò, letti, arnesi per la cantina
(madie, botti, secchie di legno, ecc) e, per finire, costruiva anche
le casse da morto.
Legni pregiati erano quelli del ciliegio, noce, sorbo e acero usati
quasi esclusivamente per mobili fini. Per le cassepanche (a cascia)
veniva usato il legno di castagno o di noce. Per infissi, granai,
botti, barili, carri, carrozze, si usava molto il legno di cerro,
faggio, quercia, castagno, olmo, gelso.
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