Introduzione
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Oggi che le istituzioni, le associazioni e i singoli cittadini sembrano svolgere con maggiore consapevolezza il compito di conservare le testimonianze della vita degli avi per trasmetterle a coloro che verranno, l’augurio è che sempre più persone siano invogliate a portare avanti studi e ricerche sulla storia del loro paese; Antonio Cederna diceva che “si distrugge ciò che non si conosce”, e il lavoro da fare è ancora tanto.
Quasi tutti i capitoli che compongono questo libro derivano dalla rielaborazione, più o meno ampia, degli scritti pubblicati tra il 1997 e il 2004 sulla rivista di Raffaele Salvante. Per il capitolo su Alfonso Gesualdo ho preferito utilizzare il saggio pubblicato sulla rivista “Archivio Storico per le Province Napoletane” CXXI (2003), pp. 149-171. Il capitolo dedicato all’Immacolata Concezione riprende, ampliandolo, un breve contributo scritto nel 1996 e pubblicato in L’Arciconfraternita dell’Immacolata Concezione in Calitri, a cura di Gerardo Cioffari e di Vito Alfredo Cerreta, Bari 1997. Il capitolo sulla chiesa di San Michele è inedito e sarà pubblicato sul prossimo numero del “Calitrano”.
Desidero esprimere la mia gratitudine a quanti mi hanno aiutato con indicazioni e consigli; molti li ho ricordati nelle note che corredano i singoli capitoli, ma, trattandosi di dieci anni di studi, di certo ne ho dimenticato qualcuno, e me ne scuso in anticipo.
Devo un ringraziamento particolare a Vincenzo Cubelli, che con la sua gentilezza ha agevolato il mio lavoro nei pomeriggi trascorsi nella Biblioteca Comunale di Calitri, e a Raffaele Salvante, che tante volte mi ha concesso ospitalità sulle pagine della sua rivista.
Ringrazio infine tutti quelli che con i loro elogi e le loro critiche mi hanno incoraggiato a continuare le ricerche e rivolgo un affettuoso pensiero ai calitrani sparsi per il mondo.
Napoli, 6 gennaio 2005