Marina. La raggiunta indipendenza economica
consentì al giovane Scoca di conseguire la Laurea in
Giurisprudenza presso l'Università di Roma.
Dopo aver soggiornato per un po di tempo a Calitri rientrò
a Roma dove partecipò al concorso in Magistratura e,
nominato uditore giudiziario, il 24 luglio 1922, fu destinato
alla Corte di Appello di Roma. Cominciò così
la sua brillante carriera
che lo avrebbe portato, in seguito, a coprire la carica di
Avvocato Generale dello Stato (16 ottobre 1946). La disastrosa
conclusione del secondo conflitto mondiale segna nella vita
di Salvatore Scoca l'ora delle scelte decisive e delle responsabilità.
Partecipò ai primi incontri per la costituzione della
Democrazia Cristiana cui dette la sua adesione ed entrò
a far parte della Commissione di studio per l'elaborazione
del programma del partito.
Componente della Consulta Nazionale fu membro della Commissione
di studio per la riorganizzazione dello Stato, dal dicembre
1945 al marzo 1946, presieduta dall'on. Pietro Nenni, Ministro
segretario di stato per la Costituente, ai cui lavori conferì
notevole contributo di studi e di proposte per il quale il
Ministro gli espresse personalmente il suo ringraziamento
.
Dal 1946 al 1958, fu eletto in più riprese deputato
ricoprendo sempre cariche
di prestigio .
Componente della Commissione incaricata dall'Assemblea Costituente
di preparare il progetto della nuova Costituzione Repubblicana,
apportò ai lavori un contributo notevolissimo. Fu proponente
in Assemblea del testo dell'art. 53 da Lui stesso emendato
con l'affermazione del principio della progressività
dell'imposta e della capacità
contributiva .
Fervida e attivissima fu la Sua partecipazione alla vita della
Democrazia Cristiana. Al primo congresso nazionale della Democrazia
Cristiana , tenutosi a Roma il 24 aprile 1946, Salvatore Scoca
fu eletto Componente del Consiglio
nazionale .
Fu Presidente della Commissione Speciale per la legge che
istituì la Cassa per il Mezzogiorno e il 17 agosto
1953 fu nominato Ministro segretario di Stato per la Riforma
Burocratica nel gabinetto Pella. Nel 1958 si ritirò
dalla vita politica per l'affermata incompatibilità
tra le cariche di Avvocato Generale dello Stato e deputato.
Innumerevoli furono le opere realizzate per suo diretto interessamento.
In particolare a Calitri volle la Scuola Media, l'Istituto
Tecnico, la Scuola d'Arte, il Liceo Scientifico.
Morì il 10 maggio 1962 e il 12 giugno 1965 le sue spoglie
furono deposte nella chiesetta dedicata alla Vergine Assunta.
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