LA CRIATURA R' LA CUPA

Si racconta che un giovane contadino, ritornando dalla campagna dopo una giornata di lavoro, mentre stava salendo per il viottolo che da Cortino porta a Calitri, chiamato "Cupa", sentì un pianto di bambino.
Non Pensò subito a qualche fanciullo che allontanatosi da casa, s'era smarrito e così si diresse verso il luogo dal quale proveniva quel pianto.
Sotto un cespuglio vide una piccola bambina, bellissima, che piangeva. La prese in braccio e si avviò.
Il contadino non aveva fatto che pochi passi quando ebbe l'impressione che la bimba pesasse sempre di più.
Ad un certo punto decise di riposarsi e posò la bimba a terra. In un attimo la bimba si era allontanata e il giovane cominciò a cercarla seguendone il pianto.
La trovò sul ciglio di un'alta rupe e sembrava che stesse lì li per cadere.
Il giovane per salvarla si avventurò su quel terreno pericoloso e la bimba si allontanò nel vuoto assumendo un aspetto pauroso. Il contadino si spaventò e dopo aver evitato di cadere dalla rupe scappò verso casa.
La leggenda è ancora viva nei proverbi locali:
"Sì cum' la criatura r' la cupa" che , in senso figurato, sta ad indicare precocità di malizia e cattiveria: piccolo di età ma già scaltro e malizioso.
La leggenda è servita per molte generazioni a tenere lontano i bambini da quel luogo in realtà pericoloso per le rupi e per il fiume sottostante.